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Archivio di Stato di Salerno

Edificio

L’antico palazzo sito in Largo Abate Conforti, sede dal 1934 dell’Archivio di Stato di Salerno, è stato, per diversi secoli, il luogo della giustizia della Città.

La piazza antistante, già “Largo delle Assise”, vuole ricordarci che sin dal Medioevo era dedicata alle assemblee giudiziarie e agli atti da esse emanati.  Ampiamente restaurato negli anni 1637, 1729 e 1731, come testimoniato da tre epigrafi collocate nella Cappella S. Ludovico del Palazzo, fu sede per circa di due secoli della Regia Udienza, una magistratura istituita probabilmente in età aragonese, che aveva una pluralità di compiti di natura amministrativa, giudiziaria e militare.

Al pianterreno del complesso erano collocate le carceri (oggi deposito di documenti) e una cappella dove venivano condotti i condannati a morte negli ultimi giorni di vita.

Nel 1806, con la caduta della dinastia borbonica e l’avvento dei Napoleonidi, la Regia Udienza fu soppressa e sostituita da altre magistrature, quali il Tribunale di Prima Istanza e la Gran Corte Criminale che avevano ereditato, l’uno in campo civile, l’altro in campo penale, le competenze dell’antica magistratura.

Tale restò anche con il ritorno dei Borbone, nel 1815, divenendo luogo di celebrazione di numerosissimi processi, che seguirono agli episodi insurrezionali del Risorgimento, dai moti del 1820 a quelli del 1848, fino a quello relativo alla spedizione di Sapri.

Dopo l’Unità, l’edificio conservò la sua destinazione di sede giudiziaria ed ospitò il Tribunale Civile e Correzionale e la Corte D’Assise.

Nel 1934, a seguito del trasferimento degli uffici giudiziari trasferirono nel nuovo Palazzo di Giustizia, l’edificio divenne sede dell’Archivio provinciale di Stato. 



Ultimo aggiornamento: 02/05/2023