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Archivio di Stato di Salerno

"... ha sempre speculato sull'altrui buona fede, a base di trucchi e miracoli inesistenti, e per cui carpì varie migliaia di lire ..."


"... non può servire ad uso di Tubercolosario, anche per la ragione precipua che infermi di tal genere non affluiscono ..."


Una truffatrice

         

Prefettura, Gabinetto, B.557 f.lo 1

Valle di Pompei, 13 gennaio 1921

Esposto contro la presunta Marchesa Venezia, ovvero Filomena Sposato, proprietaria dell’ambulatorio “Principessa Iolanda” di Valle di Pompei, nella quale viene accusata di essere recidiva per condanne di truffa ed altri reati e  di aver utilizzato, tra l’altro, l’ambulatorio per fornire, dietro compenso, certificazioni false a militari che non volevano recarsi al fronte durante la guerra. Si conferma che il cosiddetto ambulatorio consiste in un unico locale privo di qualsiasi attrezzatura medica.

   

Prefettura, Gabinetto, B.557 f.lo 1

Roma, 9 ottobre 1920

Il Ministero dell’Interno conferma la concessione di un sussidio di £ 3000 per il funzionamento della sezione antitubercolare dell’ambulatorio “Principessa Iolanda” di Valle di Pompei.

Prefettura, Gabinetto, B.557 f.lo 1

Roma, 20 novembre 1920

Il Ministero della Real Casa autorizza la signora Filomena Sposato ad intitolare il proprio ambulatorio a nome di sua altezza reale la principessa Iolanda.



Ultimo aggiornamento: 02/05/2023